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UNA STORIA DI COACHING
UNA STORIA DI COACHING

UNA STORIA DI COACHING

In un percorso tra atleta e coach si creano legami difficili da spiegare. Mi piace portare un esempio partendo dal fatto che la mia convinzione più grande, per uno sportivo ma anche per una persona, è che l’obiettivo numero 1 è:

ASCOLTA e COMUNICA con te stesso con grande efficacia.

Chi fa domande utili prima di una prestazione, raggiunge più velocemente le vette più alte.

Sul concetto di ascolta e comunica si basa questo esperimento.

Un dialogo in forma letteraria tra il mio ruolo, quello di coach sportivo, e la mente di un’atleta che ha concluso un percorso con me.

PARTE 1

Cosa succede quando un’atleta vuole migliorare?

GABRI:

Con Davide ho iniziato a lavorare su sua richiesta per ridurre alcune interferenze che abbassavano il suo rendimento in campo.

DAVIDE

Ho iniziato il percorso con Gabriele a settembre 2022 con l’obiettivo di scoprire cosa succedesse nella mia testa nei momenti di maggiore stress a livello sportivo. Grazie ai 6 mesi di percorso trascorsi insieme, ho scoperto di poter trasformare le lacune in nuovi obiettivi e ho imparato, almeno in parte, ad attingere alle risorse che la mia mente possiede. 

PARTE 2

ACCETTA L’ERRORE

GABRI

Quando viviamo un errore di predizione, connesso ad una differenza tra ciò che ci si attende e la realtà, viene riconosciuto da uno specifico circuito neuronale, che si attiva producendo dopamina, un neurotrasmettitore. La dopamina agisce come un messaggero della sorpresa, irrorando diverse strutture cerebrali, diventando così un combustibile per l’apprendimento.

Quando affronti un errore, cosa fai? 

Io ti suggerisco di accogliere tale errore come una opportunità. Il conflitto come risorsa da gestire e non da lasciar cadere, da evitare o da cercare di eliminare.

Un’atleta vincente non fa finta di niente quando c’è un conflitto in atto. Sa che è un’occasione per imparare e la sfrutta fino alla fine.

DAVIDE

Uno dei primi passi per cercare di costruire la mia solidità mentale è stato quello di accettare l’errore e reagire allo stesso. Sembrano banalità e argomenti scontati, ma la verità è che molto spesso non sappiamo gestire le emozioni negative che derivano dall’errore. I passi fondamentali li riassumerei in:

  1. capisco quale sia l’errore;
  2. lo accetto;
  3. mi pongo domande per imparare dallo sbaglio.

Capire, accettare e reagire sono i tre verbi che riassumono il mio approccio agli eventi indesiderati che ovviamente può essere traslato anche nella quotidianità per imprevisti lavorativi e relazionali.

PRATICA

E PENSA SEMPRE IN POSITIVO

Visualizza il meglio in una pratica semplicissima

Pensa a quello che vuoi ottenere di fantastico nel prossimo periodo

Scrivilo

OBIETTIVO:

1 – AVERE

Quali sono le cose che voglio AVERE per ottenere i migliori risultati?

. L’attitudine a LAVORARE tutti i giorni

2 – FARE

Che cosa devo FARE concretamente?

. SETTARE UNO standard alto

3 – ESSERE

Che tipo di persona devo ESSERE?

. ESIGERE DI PIU da me stesso e dagli altri

PARTE 3

GABRI

Accettato l’errore, capito che puoi migliorare anche dalle situazioni difficili e soprattutto vivendolo come spazio di miglioramento, che si appoggia però sulle tue risorse, parti da una nuova convinzione:

QUANDO SEI CONTENTO DI QUELLO CHE HAI, MIGLIORI sempre.

E quando migliore, sei pronto all’impensabile.

RICORDA:

Vai oltre ogni possibile limite che la mente ti pone

I confini mentali sono spesso autoimposti. Puoi aiutare la tua mente a superare questi limiti?

Impara a concentrarti sulla forza interiore, sulla determinazione e sulla perseveranza. Come puoi creare un ambiente positivo in cui gli atleti si sentano supportati e motivati, nonché la promozione di una mentalità di crescita e di apprendimento continuo?

Inizia a far crescere la tua mentalità in maniera positiva.

Riesci a trasmettere un messaggio coeso e positivo tra quello che provi e quello che fai?

In generale, la chiave per ispirare una squadra a superare i limiti mentali è quella di fornire supporto e motivazione, mentre si riconosce e celebra il duro lavoro e il successo raggiunto.

DAVIDE

Di pari passo all’incapacità della gestione degli imprevisti ho trovato anche poca predisposizione alla gestione di quelli positivi. Un aspetto su cui non mi ero mai soffermato a ragionare è la possibilità di rievocare le emozioni provate momenti positivi così da cercare di riviverli frequentemente e interiorizzarne le sensazioni. 

Partendo dal presupposto un po’ pessimista che le cose brutte accadono da sole mentre quelle belle bisogna cercarle, ho capito che occorre cercare di rivivere gli attimi positivi. Per poterlo fare occorre essere preparati.

 Mi ha aiutato molto cercare di programmare il tempo a mia disposizione così da avere una idea dove fossero le noie e le gioie durante l’arco della giornata o settimana. Per pigrizia raramente le ho scritte, ma ho notato un netto miglioramento riguardo la schematizzazione mentale.
Come secondo aspetto il concentrarsi sul qui e ora mi sta aiutando molto. Essere presenti fisicamente e mentalmente su ciò che si sta facendo è importante perché dà la possibilità di vivere a piena esperienza e non una versione edulcorata di cui rimarranno solo ricordi sbiaditi. Il multitasking è deleterio.

E infine il decidere e il fare. Valuto, decido e agisco. Rimanere fermi al punto di partenza è un motivo di insoddisfazione. A tal proposito la creazione di routine è un passo fondamentale nel percorso di benessere mentale. Routine non troppo stringenti e non troppo monotone sono la chiave per un giusto compromesso tra organizzazione e creatività.

PARTE 4

LA SCRITTURA

GABRI

Come aiuta strumenti legati alla scrittura in un percorso di Coaching?

Ti aiuta, se il percorso è costruito bene, a capire chi vuoi diventare e a chiederti se concentrarti sul risultato o sul processo.

In poche parole, a porti questa domanda:

Voglio diventare così o voglio imparare a diventare così?

Questo ho chiesto a Davide.

Scrivi, nel dettaglio, il processo che si sta srotolando dentro di te per imparare ad essere una persona nuova, lasciando che la sola scrittura diventi la guida del tuo migliorare.

DAVIDE

Il focus che ho imparato di più, è che tutto questo si appoggia sullo scrivere. Appuntarsi le idee, esternare le emozioni e fare autoterapia con le parole. Ammetto anche qua una buona dose di pigrizia che mi limita, ma questo è uno spunto per migliorarmi. Scrivere obiettivi, pensieri, sogni e problemi può aiutare sensibilmente il corpo a liberarsi di ingombri per lasciare spazio al nuovo. 

PRATICA PER SUPERARE L’ERRORE

QUANDO invece PENSI ALL’ERRORE come ti approcci?

Ecco un veloce stimolo per cambiare il tuo punto di vista sull’errore.

Penso di non essere perfetto —> CHE opportunità mi offre l’errore?

Sono autocritico verso me stesso —> COSA DEVO fare per migliorare?

Sento le aspettative degli altri —> CHE cosa l’errore mi ha permesso di capire?

CONCLUSIONE

DAVIDE

Per concludere penso che abbia avuto la possibilità di conoscermi meglio. Il mental coach ti fornisce più strumenti per capire la propria persona, poi il resto lo fa ognuno di noi. Capire quando si “performa” di più, cosa ci limita, cosa ci aiuta e cosa invece è ingombrante per la nostra mente è gratificante. Ho dato una forma e un nome ai valori fondanti della mia persona, al mio essere e a chi voglio essere in futuro, crescendo giorno per giorno. La soluzione sta nelle domande. Se le domande sono giuste le risposte saranno sicuramente corrette. Domande sbagliate includono anche sbagliate.

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