Questa storia l’ho sentita mille volte. Mi fa sempre ridere.
Anni 80, io piccolo al bar con mio padre e mio zio Brik. Due uomini da Bar Margherita per intenderci. Qualcuno inizia a dire che per andare da li a Sesto Calende (Circa 15 Km) in bicicletta ci volevano circa 45 minuti. Il vino e la goliardia da bar hanno fatto il resto e da 45 minuti mio zio ha portato il limite a 30 minuti. Dal dire si lo faccio al dire: VA BENE PARTO ADESSO! il passo è stato breve.
In pochi minuti si è allestita la giuria (Il bancone) il direttore di Gara (Lo Stean che con la sua vespa avrebbe fermato le macchine ai semafori per far passare il Moser del Bar Frigoli) e le quote per le scommesse.
Ovviamente mio Zio ha fatto il tutto in 30 minuti, ha avuto la febbre per i due giorni successivi e soprattutto è entrato negli annali del bar. Non c’erano storie su Instagram e nemmeno giornali ad attenderlo, solo la gloria per aver sfidato gli amici, se stesso e i suoi limiti. E soprattutto aver impressionato un giovane bambino che 30 e passa anni dopo continua a far scommesse stupide al bar per giocare sui suoi limiti. Si perchè io ci gioco, non penso di essere un’atleta ma penso di volermi sempre divertire con gli amici. E quindi oggi dopo pranzo (Fritto misto) e dopo un gin tonic dissetante, partirò alla volta della rocca di Angera (26 km circa) da fare in meno di un’ora. Non sono un ciclista e nemmeno mi alleno per esserlo ma oggi il pranzo sarà divertente con gli amici e, anche se fa freddo e forse piove, sarà bello divertirmi andando in bici cercando di dare il massimo!