Con Elia il percorso è stato uno dei più lunghi, passando da diverse difficoltà con un bellissimo podio all’italiano assoluto del 2022. La chiusura non è stata delle migliori, per un mio errore che mi ha insegnato molto su come essere d’aiuto alle persone che incontro sulla mia strada. Le sue parole mi rendono molto orgoglioso.
- Cosa ti ha spinto a rivolgerti ad un mental coach?
Era un periodo che vivevo male il mio sport, cercavo prestazione ma non riuscivo ad avere la giusta serenità mentale e al contempo la giusta concentrazione, entrambe essenziali per il raggiungimento dei miei obiettivi.
- Che benefici hai ottenuto e stai ottenendo dal lavoro con me?
Il mio percorso é durato un anno e mezzo e la figura di Gabriele é stata essenziale per tutta la durata, ma lui stesso mi ha portato a essere sempre più autonomo e a capire su cosa dovevo prettamente concentrarmi e su cosa invece lasciare che prenda il suo corso.
- Cosa apprezzi del mio stile?
DiGabriele apprezzo sicuramente che sa mettersi in discussione, e prima o dopo comprende quando sbaglia. Questo, che può sembrare un qualcosa di sbagliato, é in realtà il primo passo per intraprendere la strada giusta e adatta all’atleta che richiede un suo aiuto.
- Consiglieresti un percorso con lui? Se sì, perché?
Consiglierei un percorso con lui, ma, come con ogni mental coach, se vuoi intraprendere un percorso devi mettere in conto che anche il miglior mental coach potrebbe non fare per te, perché non siamo tutti uguali e il punto é quindi trovare la persona giusta nel momento giusto. Così é stato Gabriele con me, poi le nostre strade si sono divise, ma quello che mi ha dato e insegnato lo porterò sempre dietro.