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COME MIGLIORARE
COME MIGLIORARE

COME MIGLIORARE

Sono sempre più convinto che i valori fondanti di una squadra valgono di più degli obiettivi.

Scopriamo insieme su quali valori può diventare utile fondare il tuo gruppo.

Nella mia personale classifica i più importanti sono:

  1. Ascolto partecipato ed empatico
  2. Collaborazione e crescita comune
  3. Accettazione dell’errore come spinta al miglioramento

Quali sono i tuoi fa la differenza nel tipo di guida che sei per te stesso e che sarai per il tuo gruppo.

PARTE 1

Obiettivo numero 1 di ogni atleta/allenatore è:

ASCOLTA e COMUNICA con empatia.

Chi fa domande utili prima di una prestazione, raggiunge più velocemente le vette più alte.

Come farlo?

Ti faccio un esempio di una discorso utile che ho sentito fare ad un bravo allenatore poco tempo fa prima di una difficile sfida.

Dall’inizio della stagione abbiamo fatto fatica, ora ci giochiamo tutto per raggiungere il nostro obiettivo. Il nostro valore non è dato da quello che abbiamo da guadagnare, ma da quello che abbiamo speso per essere qui a giocarci questa opportunità.

Non vi chiedo di dirmi cosa volete fare di bello, ma quanto siete disposti a soffrire per raggiungere quel sogno.

Cosa volete sacrificare in questa gara?

Quanto volete sacrificarvi per il vostro sogno e per quello dei vostri compagni?

Cosa racchiude questa domanda.

1. Il valore del gruppo: IL SACRIFICIO.

2. I comportamenti utili per alimentare questo valore:

La fatica fatta dalla squadra e l’averla riconosciuta, in maniera palese, adesso che siamo ad un passo dall’obiettivo crea una sensazione forte di autoefficacia nel gruppo.

3. La chiamata all’azione.

Il sacrificio che serve è un qualcosa di volontario. I giocatori devono volerlo e l’allenatore con le domande finali ha coinvolto tutto il gruppo in quell’ultimo sforzo da fare insieme.

4. La convinzione del gruppo

E’ chiaro che il leader di questa squadra fa una domanda finale per capire che grado di coinvolgimento c’è e che tipo di convinzione ha la squadra. E per farlo, dice quella che è la sua convinzione:

Ognuno per il suo sogno, ognuno per i propri compagni.

Come risponde la squadra non dipende solo da quello che pensa ogni persona, ma da come la guida li ha portati a sentire dentro le convinzioni che hanno.

PARTE 2

VA BENE COSI’

Normalizza le emozioni e falle circolare

“Nell’imparare, il senso dell’imprevisto appare un elemento di grande aiuto per ridefinire il proprio quadro percettivo e quindi per acquisire nuove capacità. Di questi e di altri fattori occorre allora tener presente nel momento in cui si intende proporre strumenti per fronteggiare le difficoltà relazionali sviluppando modalità alternative: è importante agire sulle risorse esistenti per poi attivare processi di scoperta personali.”

Questo senso di imprevisto collegato alla sorpresa è un evento di apprendimento ed è oggetto di studio anche delle neuroscienze, con interessanti sviluppi negli ultimi anni.

I neuroni che si trovano nella Substantia nigra, hanno infatti un ruolo centrale nell’apprendimento basato sulla ricompensa, modulando questo processo in funzione della discrepanza tra risultato atteso ed effettivo.

Quando viviamo un errore di predizione, connesso ad una differenza tra ciò che ci si attende e la realtà, viene riconosciuto da uno specifico circuito neuronale, che si attiva producendo dopamina, un neurotrasmettitore. La dopamina agisce come un messaggero della sorpresa, irrorando diverse strutture cerebrali, diventando così un combustibile per l’apprendimento.

Quando si affronta un errore, cosa fai? 

Io ti suggerisco di accogliere tale errore come una benedizione. Il conflitto come risorsa da gestire e non da lasciar cadere, da evitare o da cercare di eliminare.

Una squadra vincente non fa finta di niente quando c’è un conflitto in atto.

Dai spazio al confronto e permetti alle persone di usare emozioni e pensieri che emergeranno dalla discussione come fonte di apprendimento e di crescita. Non lasciare che vinca la paura dello scontro, anche se occasionale, e cerca sempre di stimolare le persone a dire le cose in maniera funzionale al raggiungimento dell’obiettivo comune.

PARTE 3

COSA PUOI FARE MEGLIO

Un programma in 4 passi per migliorare:

  1. Programma le emozioni per stare al meglio
  2. Concentrati su quello che fai bene e sentiti soddisfatto
  3. Sai quello che sai fare bene: FALLO
  4. Sai quello per cui puoi essere contenti: FALLO

Parti da questa convinzione:

QUANDO SEI CONTENTO DI QUELLO CHE HAI, MIGLIORI sempre

PASSO 1

Crea una nuova abitudine, ogni giorno compila la tua LISTA DI GRATITUDINE

COMPILALA partendo da questa semplice affermazione

CHE BELLO CHE OGGI HO POTUTO:

QUANDO invece PENSI ALL’ERRORE come ti approcci?

Ecco un veloce stimolo per cambiare il tuo punto di vista sull’errore.

Penso di non essere perfetto —> CHE opportunità mi offre l’errore?

Sono autocritico verso me stesso —> COSA DEVO fare per migliorare?

Sento le aspettative degli altri —> CHE cosa l’errore mi ha permesso di capire?

PARTE 4

SEMPRE IN POSITIVO

Visualizza il meglio in una pratica semplicissima

Pensa a quello che vuoi ottenere di fantastico nel prossimo periodo

Scrivilo

OBIETTIVO:

1 – AVERE

Quali sono le cose che voglio AVERE per ottenere i migliori risultati?

. L’attitudine a LAVORARE tutti i giorni

2 – FARE

Che cosa devo FARE concretamente?

. SETTARE UNO standard alto

3 – ESSERE

Che tipo di persona devo ESSERE?

. ESIGERE DI PIU da me stesso e dagli altri

PARTE 5

FAGLI FARE QUELLO CHE NON PENSAVANO DI POTER FARE

Vai oltre ogni possibile limite che la mente ti pone

I confini mentali sono spesso autoimposti. Puoi aiutare la tua mente a superare questi limiti?

Impara a concentrarti sulla forza interiore, sulla determinazione e sulla perseveranza. Come puoi creare un ambiente positivo dentro e fuori di te in cui sia la tua mente che le persone che hai vicino si sentano supportati e motivati?

Se ci pensi, la promozione di una mentalità di crescita e di apprendimento continuo, sono il livello base per una costante ricerca dell’eccellenza.

Inizia a far crescere la tua mentalità in maniera positiva.

Riesci a trasmettere un messaggio coeso e positivo tra quello che provi e quello che fai?

Riesci ad accettare l’errore per usarlo come opportunità per migliorare il tuo lavoro?

LO SBAGLIO è fonte enorme di sofferenza.

E soffrire non può aiutare a crescere, anche se una possibilità c’è sempre.

CHE OPPORTUNITA’ di lavoro ti da l’errore?

Se ci pensi, sbagliare soprattutto in allenamento ti da la possibilità di ALLENARE LA TUA REAZIONE.

In cosa?

Ad una sicura situazione di complessità e difficoltà

Ad una sicura situazione di imparzialità e instabilità

Ad una sicura situazione di fragilità e insicurezza

FAR FATICA e sentirsi infelici è una sensazione normale per chi fa l’atleta e cerca di eccellere.

LINK ALL’ARTICOLO DELL’ATLANTIC sulla felicità

La sofferenza infinita e l’infelicità sono intese come temi dominanti della vita nelle filosofie d’oriente e d’occidente. La prima nobile verità del buddismo è che la vita è sofferenza. Allo stesso modo, il filosofo cristiano del diciassettesimo secolo, Blaise Pascal, scrisse della nostra “costante infelicità” e dei futili sforzi per combatterla: “Gli esseri umani cercano il riposo lottando contro le difficoltà; e quando le hanno vinte, il riposo diventa insopportabile”. In entrambe le tradizioni, la felicità non è che una breve interruzione del triste ritmo della vita.

GLI ATLETI per andare forte e per sentirsi forti, DEVONO partire dal SENTIRSI FRAGILI.

Devono allenare la reazione alle ingiustizia e su come gestire e adattarsi alle difficoltà.

COME FARLO?

In generale, la chiave per ispirare una squadra a superare i limiti mentali è quella di fornire supporto e motivazione, mentre si riconosce e celebra il duro lavoro e il successo raggiunto.

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