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Come GESTIRE L’ANSIA
Come GESTIRE L’ANSIA

Come GESTIRE L’ANSIA

Cos’è L’ANSIA? E’ un emozione oppure una risposta alle sensazioni che provi?

Partiamo dal principio. Ansia e paura sono localizzate nella stessa zona del cervello. E spesso sono un problema, per gli atleti. Lo sono anche per te?

Di sicuro lo è stata per me. E ogni giorno la studio per capire come aiutare atleti e allenatori a dare il meglio superando le difficoltà.

Ansia e paura intanto ricorda che sono il motivo essenziale per cui siamo ancora su questo pianeta. Grazie al meccanismo di difesa che innesca la paura ci siamo difesi dalle migliaia di minacce che il mondo esterno ci ha, da sempre, portato. Se la paura è la percezione di un pericolo imminente, l’ansia è la percezione di un pericolo probabile che ancora si deve materializzare. Il nostro cervello non percepisce la differenza, in quanto si accende la stessa zona in maniera completamente fuori dal nostro controllo. E quando si accende nella vita di tutti i giorni, attualmente estremamente meno pericolosa di quanto succedeva migliaia di anni fa, cosa succede?

Ansia e preoccupazioni

Il nostro cervello percepisce una probabile minaccia e elabora reazioni chimiche che portano in giro cortisone e adrenalina, gli ormoni dello stress. Non c’è modo di controllare questa produzione, è una cosa naturale che ci permette di stare al mondo.

Le preoccupazioni invece, che sono un’attività razionale per trovare soluzioni occupandosi prima di un determinato problema o minaccia, sono un modo del cervello, che non può fare nulla per controllare tutto quello che ci succede intorno, per attivarsi in qualche modo e non stare fermo. Il cervello in questo modo, si sente un po’ più utile, ma facendo così apre a mille opzioni riempiendo la parte razionale della nostra materia grigia di pensieri che tendono a bloccare il corpo in uno stallo poco funzionale.

Come si attiva l’ansia nel nostro corpo?

L’ABC dell’ansia è un semplice e intuitivo schema che puoi trovare semplificato da Alex Korb e che da un’idea di quali sono i primi 3 passaggi, spesso inconsapevoli, che portano a sentire e provare consapevolmente ansia.

Alarm —> Allarme (inconsapevole)

Belief (Convinzioni Inconscie) —> Convinzioni inconsce collegate a quell’allarme

Copying (Pilota automatico) —> Crea un pilota automatico migliore

La mente riceve degli input dal corpo che considera pericolosi. Non è il cervello a provare Ansia e poi a fare in modo che il nostro corpo reagisca, ma il contrario. Prima arrivano delle sensazioni e poi, sulla base di convinzioni basate sulla nostra esperienza passata, attiviamo dei comportamenti.

Spesso questi comportamenti sono automatici e spesso non sono dei migliori. Reazioni come mal di pancia, oppure fame da stress, oppure bloccarsi e irrigidirsi, avere la sensazione di svenire etc etc. Il pilota automatico è importante cambiarlo con una serie di passaggi importanti e ben chiari, ma prima un passo indietro sull’importanza delle emozioni prima della gara e durante la gara.

Se hai delle domande falle da questo form


    PERCHE’ LE EMOZIONI CI PERMETTONO DI PERFORMARE MEGLIO

    Una definizione condivisa dalla maggior parte della comunità scientifica descrive le emozioni come componenti adattive del funzionamento umano. Le risposte emotive si sarebbero conservate nell’evoluzione poiché forniscono una valutazione immediata del grado in cui gli obiettivi o i bisogni sono o meno soddisfatti nell’interazione con l’ambiente.

    Prendendo questa definizione come vera, non puoi performare senza emozioni.

    Come puoi dominare nel tuo sport senza un feedback emotivo e sensoriale su quello che stai facendo?

    La differenza la fa chi percepisce le emozioni e le usa per avere un comportamento utile e finalizzato al successo.

    Come arriva quindi l’ansia prima della prestazione?

    Non c’è un momento uguale per tutti, ad alcuni nemmeno arriva. Io sono convinto che sia importante intanto fare questa riflessione, ognuno per i fatti propri.

    Prendi per esempio il giorno prima una prestazione. 

    Ti è più utile essere positivo o essere ansioso?

    Non c’è risposta corretta, c’è solo la consapevolezza di quello che ti serve.

    Su questa base non c’è emozione negativa, tutto mi è utile, anche la piccola insoddisfazione di oggi

    Per limitare l’ansia prima di una gara, se per te è importante essere positivo,  è importante fissare obiettivi, meglio se emotivi partendo da semplici domande:

    Come mi voglio sentire oggi? O prima della gara? O a ridosso della prestazione?

    Che emozioni mi servono per gestire l’ansia che sale troppo?

    Posso performare al meglio senza Ansia?

    E’ corretto infatti fare una veloce lista dell’utilità dell’ansia.

    A COSA SERVE L’ANSIA:

    • Sopravvivenza: Nell’evoluzione umana, l’ansia aveva la funzione di preparare il corpo alla lotta o alla fuga in situazioni di pericolo. Questo meccanismo di allerta rapido è stato vitale per la sopravvivenza delle nostre antenate specie. Adesso ovviamente non serve più.
    • Attenzione: L’ansia può aumentare la tua attenzione e la concentrazione. In situazioni di ansia moderata, puoi essere più vigile e pronto a reagire soprattutto nella prestazione sportiva.
    • Motivazione: L’ansia può anche servire come motivatore. Può spingerti a fare meglio in situazioni stressanti o sfidanti.

    A COSA NON SERVE

    L’ansia è una disfunzione della comunicazione tra parte senziente del cervello e parte razionale.

    Tutto è bloccato come in tangenziale alle 8 di mattina, e quella sensazione di blocco non ti permette di usare al meglio le tue risorse durante la gara. Inoltre consuma tanta energia che invece ti potrebbe servire durante il match.

    La cattiva comunicazione tra l’amigdala e la corteccia prefrontale è un aspetto chiave nelle disfunzioni legate all’ansia e alle reazioni emotive esagerate. Per comprendere meglio questo concetto, consideriamo le funzioni di entrambe le aree cerebrali:

    • Amigdala: L’amigdala è una piccola struttura nel cervello coinvolta nell’elaborazione delle emozioni, soprattutto quelle legate alla paura e all’ansia. Essa svolge un ruolo essenziale nell’identificare le minacce e scatenare risposte di allerta e paura quando viene stimolata.
    • Corteccia Prefrontale: La corteccia prefrontale è la parte del cervello coinvolta nella pianificazione, nella presa di decisioni, nel controllo delle emozioni e nell’elaborazione di informazioni complesse. Quest’area è associata all’autocontrollo, alla razionalità e al pensiero logico.

    La comunicazione tra queste due regioni è cruciale per regolare le risposte emotive. Quando questa comunicazione è inefficace o alterata, possono verificarsi problemi come l’ansia e i disturbi correlati. Ecco come può manifestarsi una cattiva comunicazione tra amigdala e corteccia prefrontale:

    • Reattività eccessiva: Una cattiva comunicazione può portare all’ipersensibilità dell’amigdala alle minacce percepite, scatenando risposte di paura e ansia in situazioni che potrebbero non essere veramente pericolose.
    • Difficoltà a regolare le emozioni: La corteccia prefrontale è responsabile del controllo delle emozioni. Se questa area non è in grado di modulare efficacemente l’attività dell’amigdala, si possono verificare difficoltà nell’autoregolazione delle emozioni.
    • Pensieri catastrofici: La cattiva comunicazione può portare a una tendenza a interpretare le situazioni in modo catastrofico, generando preoccupazioni eccessive.
    • Comportamenti evitativi: L’ansia e la paura possono portare a comportamenti di evitamento per cercare di sfuggire a ciò che viene percepito come minaccioso.

    COME LA CONTROLLO

    UN solo SUGGERIMENTO

    FAI UN PASSO ALLA VOLTA

    PICCOLI cambiamenti positivi nella tua routine pre gara portano a grandi cambiamenti positivi nel tuo cervello. Inizia da tre passi. Uno lontano dalla gara e gli altri da utilizzare anche nella vicinanza.

    • Razionalizza cosa puoi controllare e metti in ordine le cose. Razionalizzando e usando la corteccia prefrontale fermi l’azione incontrollata dell’amigdala, rimettendo in circolo una comunicazione funzionale tra le due parti del cervello. Pensa a cosa puoi fare, pensandolo un passo alla volta. Nel fare questa opera di razionalizzazione fai un piano operativo. Quando e come, nel tuo progetto operativo, sei pronto per fare le cose migliori, nel momento migliore, con le emozioni migliori. Sblocca la comunicazione tra amigdala e corteccia prefrontale prendendo delle piccole decisioni su cosa vuoi fare e scegli di fare la cosa più utile.

    Crea un piano d’azione da quando sai che inizierai ad avere ansia chiedendoti, per ogni giorno precedente alla gara, nel modo più specifico possibile e senza lasciare dubbi.

    Che emozione voglio provare e quando?

    1. Evita il catastrofismo e muoviti nella direzione del tuo obiettivo.

    Cambia le convinzioni limitanti iniziando a portare tutto quello che è sotto il tuo controllo nella direzione che vuoi, lascia andare invece quello che non puoi controllare. Ci sono Esercizi di scrittura che ti possono aiutare.

    Per esempio fai una lista di tutti i pensieri negativi che hai in testa.

    Cancella quelli che non dipendono da te.

    Lascia scritti solo quelli che dipendono da te e per ognuno prendi una piccola decisione per modificarli.

    Parti da questa domanda.

    Cosa posso fare adesso per trasformare questo pensiero in energia positiva?

    Per esempio:
    NON SONO ABBASTANZA FORTE —> Cosa posso fare? Mi concentro su quello che so fare bene e lo faccio al massimo.

    Nelle vicinanze della gara puoi utilizzare delle tecniche di rilassamento oppure muoverti in maniera costruttiva, senza rimanere fermo in una posizione di staticità che è assolutamente controproducente per il tuo cervello. Fai degli esercizi che facciano girare il tuo corpo con un’energia positiva.

    Ogni volta che ti muovi, cambia il funzionamento del tuo cervello. Ogni cambiamento nel tuo corpo manda feedback alla mente, quando questi sono di energia o di tranquillità, il tuo cervello inizia a pensare che: VA TUTTO BENE.

    1. STAI QUI —> Focalizzati su quello da fare ora 

    Quando sei vicino alla gara concentrati su quello che devi fare. Senti il tuo corpo e comunica positivamente alla tua mente quello che ti serve fare e provare in quel momento specifico del riscaldamento, seguendo passo passo la pianificazione che avevi fatto in fase di razionalizzazione.

    PARTI DAI PIEDI
    SALI PER TUTTO IL CORPO
    RIMANI QUI, concentrato su quello che ti serve ora per dare il massimo!

    Se vuoi scoprire nuove tecniche per gestire l’ansia pre gara o per migliorare la tua prestazione contattami e fammi tutte le domande che vuoi.


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